Green

La Tribù delle Luci: Iren al Giffoni Film Festival presenta il suo nuovo corto sulle comunità energetiche

31 luglio 2023

Per fare una rivoluzione serve un gruppo o, ancora meglio, una comunità: con questo obiettivo nasce “La Tribù delle luci”, il nuovo cortometraggio del Gruppo Iren realizzato in collaborazione con il Giffoni Film Festival, nell’ambito del programma di Giffoni Innovation Hub. 

 

 

 

 

 

 

Dopo “Chiara come l’acqua” e “La Challenge”, Iren torna al Giffoni mettendo al centro del racconto il tema della comunità energetiche e – più in generale - della comunità.

 

 

 

 

“È il terzo anno che torniamo come Iren a Giffoni – spiega Francesco Castellone, direttore comunicazione e relazioni esterne perché crediamo che il linguaggio cinematografico sia educativo”. Per completare la trilogia, “quest’anno si parla di energia”. Del resto, “stanno arrivando nuovi modelli di produzione di energia più sostenibili economicamente. La comunità energetica è una di quelli”. E aggiunge: “Come Iren stiamo facendo divulgazione, stiamo cercando di spiegare come cambierà il modello di produzione dell’energia. Dobbiamo far capire che dietro c’è un interesse per tutti, perché porta un beneficio a tutti”.

 

Iren porta al Giffoni il valore della comunità

L’idea di comunità e collaborazione rappresenta le fondamenta su cui sui basa il lavoro educativo e divulgativo di Eduiren, il settore educational del Gruppo Iren e da cui si è sviluppata la masterclass dedicata al racconto del processo creativo che ha portato alla realizzazione del cortometraggio. Per la sua realizzazione del cortometraggio, infatti, Iren ha coinvolto sei giovani sceneggiatori under 30 che hanno lavorato alla scrittura del soggetto e successivamente alla stesura della sceneggiatura.

 

 

 

 

Ad essere selezionato il lavoro realizzato da Mattia Borgonovo, poi affidato alla regista Viola Folador: lo short movie mira a raccontare i valori legati alle comunità energetiche per educare alle tematiche ambientali e all'importanza dei piccoli gesti e del confronto generazionale.

 

 

 

 

Un mondo diverso, visto dai bambini: di cosa parla “La tribù delle luci”

La famiglia Fabbri è una famiglia normale. Bella casa, dotata di ogni comfort, ma sovrastata dal caos: televisione sempre accesa, lavatrice sempre in funzione insieme all’aspirapolvere. Microonde, forno e frullatore in funzione nello stesso momento, radio che parla senza che nessuno la ascolti davvero.

 

Per sovrastare il rumore, i componenti della famiglia si urlano da una stanza all’altra senza capirsi, spesso litigando. Questo caos, però, non sta più bene a Edo, figlio unico della famiglia Fabbri. Una sera si veste, prende lo zaino e annuncia che da quel momento è indipendente. Edo, novello barone rampante, si trasferisce nella casa sull'albero e inizia la sua rivoluzione, facendo le cose a modo suo. Un modo sostenibile e tutto nuovo.

 

Il giovane protagonista desidera un mondo diverso, che i libri e la scuola, gli raccontano. Un mondo più pulito, più giusto. Per rendere concreta la sua utopia, Edo si trasforma in un pioniere del passato, che riparte dalle cose semplici per tornare ad apprezzare la tecnologia presente. Prova con mano la difficoltà di procurarsi dell’elettricità e trovare soluzioni pratiche ai suoi problemi. Parla con il fratello, coinvolge altri bambini nella sua battaglia, diventa una luce (non troppo metaforicamente) nell’oscurità. La stessa mission che Iren si propone: fare tesoro del passato per andare incontro al domani. Più sostenibile e giusto. Proprio come Edo, in questo viaggio non si può proseguire da soli: serve la collaborazione della comunità. E il cinema è un potente mezzo per raccontarlo a sempre più persone. 

 

 

 

Condivisione, il valore alla base delle comunità energetiche

Condividere energia rinnovabile e pulita per contribuire concretamente alla riduzione delle emissioni dannose all’ambiente, ottenendo benefìci collettivi – dal punto di vista ambientale, economico e sociale – per la comunità stessa e per l’area locale in cui questa opera: le comunità energetiche rappresentano un modello innovativo di gestione dell’energia e possono essere costituite da un’associazione di cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali o piccole e medie imprese che decidono di unire le proprie forze e dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. Il loro funzionamento si basa sul coinvolgimento di una serie di soggetti privati e/o pubblici, i quali costituiscono un ente legale per produrre energia elettrica attraverso fonti rinnovabili: dotati di un proprio impianto per la generazione di energia elettrica per l’autoconsumo, ciascun utente cede la parte di energia in eccesso agli altri soggetti collegati alla smart grid, un’infrastruttura intelligente che collega tutti i soggetti della comunità energetica.

 

Oltre a soddisfare il fabbisogno energetico dei soggetti che ne fanno parte, le comunità energetiche incentivano la nascita di nuovi modelli caratterizzati dalla circolarità: chi ne fa parte segue attivamente tutte le fasi del processo energetico, dalla produzione fino al consumo e scambio dell’energia.

 

Iren, mette a disposizione un’offerta completa per supportare il cliente, a partire dal set up della comunità energetica fino alla gestione e mantenimento per tutta la vita utile: la dimostrazione concreta di come il valore della comunità possa fare la differenza nel consolidare nuovi modelli di gestione dell’energia nel segno del domani sostenibile. Lo stesso auspicato da Edo, il giovane protagonista che insegna a realizzare il cambiamento a partire dalla vita quotidiana.

 

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