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Raddoppiare i chilometri percorsi in bici entro il 2030: la strategia europea per la mobilità sostenibile

31 marzo 2023

Ridurre le emissioni di anidride carbonica legate ai trasporti e favorire mezzi di spostamento più ecologici. È questo l’obiettivo principale del piano “Cycling strategy” approvato dal Parlamento europeo che mette in primo piano la mobilità ciclistica e chiede agli stati membri di raddoppiare il numero dei chilometri pedalabili entro il 2030.

 

La mission è sostenere il settore delle due ruote con politiche industriali mirate: per le istituzioni comunitarie, infatti, il 2024 sarà l’anno della bicicletta riconosciuta ufficialmente come mezzo di trasporto quotidiano al pari dell’auto o del trasporto pubblico.

 

L’idea alla base del piano è incrementare l'uso della bici oltre l’ambito sportivo o del tempo libero, così da realizzare un ecosistema verde capace di coinvolgere mobilità quotidiana, turismo, benessere psico-fisico implementato dalle due ruote e la produzione industriale legata al settore ciclistico. 

 

Secondo l’Unione europea incrementare l’uso della bicicletta e gli investimenti in suo favore, nel breve tempo, è possibile. Il piano sulla mobilità ciclabile riconosce alle due ruote un ruolo centrale nelle società e prevede 18 punti attuativi che faciliteranno i percorsi in bici.

L’incremento dei servizi di noleggio, insieme alla semplificazione delle procedure di riparazione dei mezzi ecologici, è un aspetto centrale della strategia insieme alla riduzione delle aliquote iva per i nuovi acquisti.

Grande importanza viene attribuita anche alle infrastrutture ciclabili, così da creare sinergie virtuose tra la bicicletta e altre modalità di trasporto. In che modo? Mettendo ad esempio a disposizione più posti disponibili per le biciclette nei treni e fornendo aree di parcheggio più sicure per le bici nelle stazioni.

In questa direzione il Parlamento ritiene che le politiche europee debbano implementare la proposta di abilitare la mobilità ciclabile al momento di costruire o ampliare l’infrastruttura di rete transeuropea dei treni, aggiungendo piste ciclabili parallele alle ferrovie dove fattibile.

Parallelamente, gli Stati membri e le autorità locali, dovranno incrementare gli investimenti nella costruzione di infrastrutture ciclabili separate, per integrare piattaforme convenienti di e-bike e bike sharing nei loro piani di mobilità.

 

Grande impulso anche alla produzione biciclette e componenti Made in Europe, a cui la strategia punta ad affiancare campagne educative e informative per migliorare la consapevolezza della sicurezza stradale. L’obiettivo comune è incoraggiare l’uso della bici non solo come mezzo ecologico, ma anche come modalità di spostamento economica, accessibile a tutti e facilitatrice delle mobilità sostenibile grazie a percorsi dedicati e parcheggi sicuri e protetti.
 

Al momento, secondo il report di Eurostat, i numeri riferiti al 2022 fanno ben sperare: si sta investendo già molto nella produzione di biciclette nell'Unione Europea, con un totale di 13,5 milioni di unità e un incremento dell’11% rispetto agli anni precedenti.  

Pulizia delle piste ciclabili, così Iren agevola la mobilità sostenibile

Non solo nuove infrastrutture, ma anche manutenzione e cura di quelle già esistenti: in linea con gli obiettivi delle istituzioni europee, il Gruppo Iren nella città di Parma si sta occupando della pulizia delle piste ciclabili cittadine per garantire maggiore decoro urbano e più sicurezza per i ciclisti in transito, trattandosi di una città ampiamente votata all’uso delle due ruote.

 

Il progetto, promosso da Iren Ambiente, ha messo a disposizione due nuove spazzatrici: dimensioni ridotte e alimentazione elettrica consentono ai mezzi di intervenire direttamente sulle corsie dedicate alle bici in modo mirato e alternato - al mattino e al pomeriggio -  effettuando la pulizia del tracciato in modo profondo e dettagliato, evitando così anche l’accumulo delle foglie. 

Il servizio è entrato in funzione, in fase sperimentale, lo scorso settembre e coinvolge alcuni tratti delle piste ciclabili del centro cittadino. Il progetto comunale, insieme a Iren, è quello di estenderlo a tutti i quartieri della città così da promuovere sempre di più la mobilità sostenibile e agevolarne l’accesso.

Un obiettivo già messo a segno a Reggio Emilia, e Torino, tra i capoluoghi citati nella classifica della FIAB che riconosce ufficialmente i comuni ciclabili italiani. Rendere agibili le strade ciclabili è il primo passo per supportare l’utilizzo delle due ruote: esattamente come indicato dalla strategia europea nel segno della sostenibilità.

 

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