Il ciclo integrato dell'acqua

Dalla fonte al rubinetto, alla natura

L’acqua è un elemento fondamentale per la sopravvivenza dell’uomo che da sempre ha ideato metodi per portarla il più vicino possibile alle abitazioni.

 

Oggi arriva nelle nostre case per poi uscirne alla fine del suo utilizzo, seguendo un percorso composto dai servizi di acquedotto (a sua volta suddiviso nelle fasi di captazione, potabilizzazione, adduzione e distribuzione d'acqua potabile), fognatura e depurazione delle acque reflue.

 

Questo percorso viene definito ciclo integrato dell'acqua.

 

 

Esplora il modellino interattivo

 

Clicca su ogni pulsante per scoprire più informazioni riguardo le tappe del ciclo integrato dell'acqua.

Potrai illuminare e interagire con ciascuna tappa del percorso grazie alla pulsantiera sul modellino!

 

Captazione

Trattamento e potabilizzazione

Accumulo a terra

Rilancio e adduzione

Accumulo torre

Distribuzione

Rete fognaria e depurazione

Captazione

La prima tappa di questo percorso è la captazione: l’acqua viene prelevata dalle fonti di approvvigionamento,  di varia lunghezza e portata presenti sul territorio di competenza gestito da Iren, che possono essere superficiali (fiumi, torrenti e laghi) o sotterranee.

 

Iren riesce a garantire l'erogazione continuata dell'acqua grazie all'utilizzo di fonti di approvvigionamento di diverso tipo che permette, ad esempio, di far fronte a periodi di grande siccità. 

 

 

Considerato un'opera di stoccaggio dell'acqua, l'invaso rappresenta una delle principali fonti di approvvigionamento, in particolare in Liguria. Questi bacini consentono di accumulare riserve consistenti durante la stagione invernale e di usufruirne durante la stagione secca.

Si tratta di una fonte la cui acqua affiora spontaneamente dalla superficie del terreno. Le sue caratteristiche chimiche e fisiche rispecchiano la composizione dei terreni attraversati, cambiando lungo il percorso della falda e variando nel tempo in uno stesso punto.

 

L’acqua sotterranea solitamente richiede meno trattamenti di quella superficiale, perché è filtrata dal suolo ed è al riparo da fonti di contaminazione derivanti dall’attività umana, per questo viene spesso sfruttuta in molte zone dei territori gestiti da Iren.

 

Fra le più importanti sorgenti utilizzate da Iren vi sono le Gallerie filtranti di Marano (Parma).

 

 

 

L'approvvigionamento di acqua è integrato da numerosi pozzi, distribuiti sul territorio gestito da Iren. I pozzi sfruttano i depositi d’acqua (falde acquifere) del sottosuolo, soprattutto nella stagione invernale, consentendo di risparmiare l’acqua degli invasi.

 

Trattamento e potabilizzazione

Non tutte le acque dolci presenti in natura possono essere usate direttamente per l’alimentazione: in alcuni casi devono essere sottoposte a dei trattamenti di potabilizzazione per renderle limpide, gradevoli e conformi ai parametri normativi.

 

In generale, le acque sotterranee hanno bisogno solo della disinfezione, mentre le acque superficiali, più vulnerabili, devono essere sottoposte a trattamenti più articolati effettuati in grandi impianti di potabilizzazione.

La potabilizzazione è l’insieme dei procedimenti volti a rendere l’acqua idonea al consumo e può richiedere trattamenti più o meno complessi a seconda della fonte di approvvigionamento.

 

A seconda della tipologia, l'acqua può subire uno o più dei trattamenti. Scopri di più nel menù a tendina.

 

 

Si tratta di un processo fisico che consente di rimuovere le sostanze solide sedimentabili presenti nell’acqua.

Consiste nell’addizione all’acqua di alcuni composti chimici (es. sali di alluminio) che permettono l’aggregazione di piccole particelle, favorendone la rimozione nella fase di filtrazione.

Si effettua con idonei agenti chimici (ad esempio permanganato di potassio, ozono) che interagiscono con i contaminanti disciolti, facilitandone la rimozione.

È lo stadio di trattamento finale che agisce sulla componente microbiologica residua per distruggere gli eventuali germi e batteri, assicurando quindi l’assenza di microrganismi patogeni.

 

Esistono diversi tipi di disinfezione: è effettuata con sostanze disinfettanti a base di cloro (ipoclorito di sodio o biossido di cloro); può essere sottoposta a raggi uv che distruggono le specie microbiche; può essere filtrata da membrane con pori così piccoli che bloccano anche i microorganismi. 

 

La disinfezione avviene nell’impianto e in punti di clorazione in rete che consentono di mantenere la qualità dell’acqua fino al rubinetto. 

Sull’acqua di acquedotto viene effettuata una pluralità di controlli: in primo luogo da parte delle autorità competenti, con una frequenza dipendente dalla quantità di acqua erogata e allo scopo di controllarne la conformità rispetto alle leggi vigenti. Ai controlli esterni si aggiungono poi quelli interni, effettuati dal gestore, allo scopo di verificare la qualità dell’acqua erogata e di supportare il miglioramento dei processi gestionali.

 

L’acqua degli acquedotti di Iren è controllata quotidianamente dai laboratori IrenLab che prelevano in rete più di 58.000 campioni l’anno e analizzano oltre 1 milione di parametri per la sicurezza dei cittadini.

 

Accumulo a terra

Lungo il tracciato ci possono essere delle opere di accumulo a terra che consentono lo stoccaggio dell'acqua: si tratta di grandi serbatoi (vasche) interrati o semi-interrati  con una capacità fino a 8.000 m³ che consentono di immagazzinare un volume d’acqua sufficiente a compensare le oscillazioni dei consumi nella giornata.

 

Rilancio e adduzione

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Accumulo torre

Nelle zone pianeggianti, è normalmente presente un serbatoio pensile, detto torre piezometrica con volume complessivo fino a 2000 m³ e un'altezza di 55 metri, che garantisce una riserva d’acqua in pressione.

 

L’altezza del serbatoio rispetto al livello del suolo consente di fornire acqua anche ai piani alti delle abitazioni senza dover far ricorso a pompe presso i singoli edifici. La pressione con cui viene fornita l’acqua dalla torre piezometrica dipende dalla sua altezza (10 metri = 1 bar).

 

Distribuzione

Dopo il trattamento, l'acqua potabile viene fornita ai cittadini per mezzo di una complessa rete di distribuzione, costituita da condotte interrate di vario diametro nelle quali l’acqua scorre (per gravità o pompata meccanicamente).

 

Nell'ultimo tratto, la rete si dirama in un fitto reticolo di tubazioni di diametro più piccolo (rete di distribuzione) collegate a case e fabbriche, che conducono l’acqua fino al punto di consegna (contatore).

 

Per garantire l'efficienza e la continuità del servizio, la rete è costantemente controllata e periodicamente mantenuta

Le tubazioni sono riparate in caso di rottura e sostituite quanto troppo vecchie, corrose o incrostate, anche attraverso tecnologie senza scavo per ridurre al minimo i disagi. 

 

La rete è monitorata attraverso sistemi di telecontrollo dotati di tecnologie all'avanguardia che consentono di individuare, in tempo reale, le eventuali perdite e conseguire il massimo recupero di quantitativi d'acqua. Le squadre d'intervento operano 24 ore su 24 per isolare i guasti e predisporre le opportune riparazioni.

 

Rete fognaria e depurazione

Quando esce dai nostri scarichi, l’acqua entra nel mondo nascosto delle fognature, un percorso di tubi e cunicoli che la conducono al depuratore.

 

 

Le acque reflue vengono convogliate nel sistema fognario che può essere realizzato con tubazioni, rivi nascosti mediante copertura (rivi tombinati), rivi che scorrono a cielo aperto.

 

Le fognature possono essere caratterizzate da un sistema unitario (o misto) che raccoglie sia le acque reflue urbane che le acque meteoriche e un sistema separato comprendente:

  • fognature nere adibite alla raccolta delle acque reflue urbane e delle acque di prima pioggia;
  • fognature bianche (o pluviali) adibite alla raccolta delle acque meteoriche.

 

Le fognature nere e miste devono essere poi collettate per raggiungere i depuratori.

Il processo di depurazione rappresenta la fase conclusiva del ciclo integrato dell'acqua e garantisce l'eliminazione delle sostanze inquinanti per restituire all'ambiente naturale l'acqua utilizzata nelle nostre case o nei processi produttivi.

 

Questo avviene all'interno del depuratore, un insieme di vasche e di macchinari che impiegano dei processi progettati in funzione del livello di inquinamento delle acque reflue da trattare; dell’eventuale riuso dell’acqua depurata per fini irrigui o industriali e dei fanghi, formati dal materiale che viene rimosso; del luogo in cui sono costruiti e in cui avviene lo scarico.

 

I trattamenti di depurazione possono utilizzare fasi e tecnologie molto diverse fra loro che prevedono:

 

  • trattamenti fisici cioè grigliatura, dissabbiatura, disoleatura, sedimentazione;
  • trattamenti biologici grazie ai microorganismi che si nutrono di inquinanti e li trasformano in sostanze non nocive per l’ambiente (batteri, protozoi, funghi, alghe depurano il liquame e formano fiocchi di fango che sono rimossi dopo da sedimentazione o sono poi filtrati da speciali membrane);
  • trattamenti chimici per la disinfezione dell'acqua con apposite sostanze chimiche, filtrata o ultrafiltrata. 

 

Anche i fanghi, trattati in una filiera a parte, sono riutilizzati o valorizzati per la produzione di biogas.

 

Nel depuratore non si spreca nulla. Si fa economia… circolare!

 

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3 milioni

persone

265

comuni serviti

1.337

impianti di depurazione

23.360 km

rete di acquedotto

Acqua, una risorsa fondamentale

L’acqua è un bene prezioso per la vita di ogni ecosistema e in quanto tale deve essere tutelato, garantendo lo sviluppo di modelli virtuosi. Il Gruppo Iren si impegna ogni giorno per garantire una gestione integrata della risorsa idrica, limitare le perdite idriche e costruire una filiera dell’acqua efficiente e sostenibile per il futuro di ogni territorio.

Per un futuro sostenibile

Il piano d’investimenti al 2030 prevede oltre 2,4 miliardi destinati al potenziamento e all’incremento della resilienza della rete acquedottistica e lo sviluppo della filiera di depurazione. L’obiettivo di Iren è quello di passare dal 33% al 20% di perdite nette medie di rete al 2030 sull’intero territorio gestito attraverso il passaggio dal 56% al 90% di copertura della rete: una priorità per consolidare la gestione integrata della risorsa idrica.

Consigli per il risparmio

Chiudere il rubinetto mentre ci si spazzola i denti, fare la lavatrice a pieno carico e curare la manutenzione alla rete idrica domestica sono solo alcuni esempi di come ottimizzare il consumo di acqua in casa.

Curiosità sull’acqua

Acquisisci una consapevolezza in più sulla qualità dell’acqua di rubinetto o sull'impianto idrico della tua abitazione. Leggi le risposte alle tante curiosità sull'acqua, raccolte in base alle richieste più frequenti.

Vuoi visitare un impianto del Gruppo Iren?

Attraverso Eduiren, il settore educational del Gruppo, Iren offre alle scuole la possibilità di conoscere e scoprire da vicino il ciclo integrato dei rifiuti, dell’acqua e dell’energia. L’attività è rivolta a tutte le scuole e può essere condotta in classe, attraverso un laboratorio didattico, o sull’impianto con una visita guidata da un operatore esperto. Per alcuni impianti sono disponibili anche dei video che ne consentono una visita virtuale.